invertire il corso per far cambiare la stagione. Tutto ciò avveniva sotto gli occhi attoniti della popolazione, che trovava una “valida” spiegazione per il moto degli astri e soprattutto si sentiva rassicurata di essere governata da gente che sapeva come garantire il corretto funzionamento della natura e della società. Machu Picchu è un tesoro nascosto nel profondo della Cordigliera delle Ande, dove il fiume Urubamba dà origine alla Valle Sacra degli Incas. Questa città-mausoleo ha grandi edifici in pietra sparsi tra il settore alto (hanan) ed il basso (hurin); nel settore superiore ci sono il Tempio del Sole, la Residenza Reale, la Piazza Sacra con il Tempio delle tre finestre , il Tempio Principale, e soprattutto Intihuatana, la pietra su una collina che confonde ancora gli archeologi, in quanto non si sa bene se fosse un altare sacro, un osservatorio astronomico o un orologio solare come la meridiana. Nella parte inferiore si trovano, invece, diversi gruppi di edifici più poveri, che probabilmente costituivano le abitazioni, le botteghe ed i luoghi per l’allevamento degli animali. I due settori, alto e basso, sono collegati da stretti sentieri e scalinate.
Ma la parte più impressionante si trova a nord della cittadella: una scalinata stretta e molto ripida, ma praticabile senza grandi difficoltà, sale fino alla vetta della Huayna Picchu (la Montagna Giovane), dove da un’altezza di circa 2700m si potrà osservare dall’alto uno splendido panorama che sovrasta tutto il sito archeologico di Machu Picchu. Nell’arte Inca confluiscono vari elementi delle precedenti culture di Chavin, Tiahuanaco e di Chimù. Sorprende la bellezza delle mura della città, costruite pietra su pietra, senza cemento o materiale incollante. Si narra persino che un uccello, chiamato “Kak ‘adlu” conoscesse la tecnica per ammorbidire le pietre e che, forse per ordine degli antichi dei incaici, si strappò la lingua per non rivelarla. A Machu Picchu si nota il grande rispetto per la natura dei suoi costruttori; ancora oggi in essa scorrono acque incardinate, i materiali utilizzati sono quelli ritrovati sul posto; l’utilizzo dello spazio è finalizzato al massimo rendimento. Molti sono i miti che accompagnano la storia popolare diffusa tra le popolazioni andine, ma tra segreti, misteri, perplessità, vi è una sola certezza: il popolo che ha realizzato Machu Picchu, piena di acquedotti, torri di avvistamento, osservatori astronomici e orologi solari, ha dato prova di grande saggezza, raffinatezza culturale e abilità costruttiva.