Il mercato si dispiega tra i vicoli stretti del quartiere, tra le case basse mai ristrutturate, chiese e edicole votive. Come il Capo e la Vucciria, altri due mercati storici della città, Ballarò si distingue anche per le caratteristiche abbanniate, le urla dei mercanti che cercano di attrarre l’attenzione per vendere la propria merce.
Ma la vita del mercato non si ferma. La notte, infatti, Ballarò diventa punto di incontro per la movida notturna palermitana. Le cassette di frutta diventano sgabelli, i vicoli diventano strade dove sostare, bere qualcosa, passare una serata in compagnia. L’anima del quartiere è duplice, dai colori accesi del mercato a quelli soffusi della notte.